“Per favore, impegnati un po’ di più!”

Scrivania

Tra i 7 e i 12 anni, i figli sono nella tappa ideale per essere educati allo studio  e all’impegno; infatti a questa età attraversano  il Periodo Sensitivo di questi valori ed è il momento in cui i figli devono sforzarsi per acquisire abitudini con più impegno e naturalezza.

Ma affinché il lavoro ed altre attività della vita servano da mezzi di educazione dobbiamo dare la priorità alla persona, a nostro figlio, non al risultato finale. Importano più il suo lavoro e il suo impegno, più che il risultato finale, anche se i primi porteranno il secondo.

Una volontà forte è un elemento imprescindibile per la felicità, e molti giovani non hanno tale forza perché sono stati educati in un’atmosfera di permissivismo, frutto di un cattivo senso della libertà. 
D’altra parte, nemmeno un’educazione basata solo sugli obblighi e sul dovere favorisce una personalità equilibrata. Dobbiamo far scoprire a nostro figlio che quando ci sforziamo di far bene qualcosa, di obbedire, di portare a termine qualcosa, ci sentiamo meglio dentro e il risultato è migliore.

A volte, i genitori, con un affetto male indirizzato, cercano di evitare ai figli le difficoltà della vita.
Li proteggono, fanno le cose al loro posto, portandoli senza accorgersene verso una vita comoda e senza esigenze, in cui ottengono tutto quello che vogliono senza alcuno o con poco sforzo. Più che proteggere i figli dalle sofferenze, dobbiamo aiutarli a superarle e a non avere paura dei rischi e degli insuccessi.


Come incoraggiarli ad impegnarsi
Nella vita quotidiana e attraverso piccoli sforzi adeguati alla loro età e alla personalità, possiamo renderli delle persone abituate ad affrontare e a superare le difficoltà che richiedano sforzo ed impegno, oltre a sapersi riconoscere e a valutare giustamente quando si sono superati per fare qualcosa di impegnativo.
La migliore eredità consiste nel dotarli della capacità di fare da soli, di essere utili alla società, facendo felici i propri genitori. 
Quindi, non bisogna trattarli sempre come fossero dei bambini. Ogni età e personalità deve essere accompagnata da una responsabilità e in quel compito deve impegnarsi. D’altra parte, è di vitale importanza che in casa ci siano ordine ed esigenza. “Se hai cominciato a mettere in ordine il tuo cassetto, finisci di farlo”; “non puoi andare a giocare finché non hai finito i compiti”; “devi sforzarti tutti i giorni di lasciare le scarpe in ordine e al loro posto”; “sforzati di non lamentarti subito, resisti un po’”.
Inoltre, non dobbiamo permettere che si abituino a fare sempre quello che piace loro e non quello che dovrebbero. A volte, sarà bene che rinuncino a cose buone per irrobustire la loro volontà e avvicinarli alla maturità, come ad esempio: lasciare l’ultimo dolcetto all’amico, finire il piatto di verdura… Altre volte, bisognerà creare delle occasioni, come ad esempio una gita in cui bisogna camminare molto.

Suggerimenti : 

-    Un orario per il pomeriggio o per il fine settimana sviluppa la capacità del figlio di auto-esigenza. Non deve essere opprimente né troppo facile, così saprà sempre cosa deve fare.
-    Finire quello che si è cominciato, ad esempio le attività extra-scolastiche o sportive.
-    Pretendere perfezione dai compiti, adeguatamente alla sua età e maturità. Ogni tanto, fare quello di cui non ha voglia o che non è suo compito, come qualche faccenda non gradita, può rafforzare la sua volontà. 
-    Lasciar passare del tempo tra una sua richiesta e il soddisfarla e se se lo merita, tanto meglio.
-    Far sì che facciano loro le cose, prima che gliele facciamo noi (ad esempio, piegare i vestiti).
-    Pretendere autodominio nei loro impulsi: cattivo umore, impazienza, curiosità…
-    Non permettiamogli di lamentarsi per le contrarietà che non hanno grande importanza.
-    Abituiamoli ad assumere le proprie responsabilità.
-    Possiamo proporgli degli obiettivi concreti a breve o lungo termine e controllarli quotidianamente. Ad esempio: Questa settimana, cerca di dire qualcosa di carino a qualche persone che non ti è simpatica e sforzati di farlo anche se non ti va. Questo mese, proponiti come obiettivo di restare seduto per mezz’ora, tutti i giorni, a fare i compiti senza alzarti;  riposati cinque minuti e poi via con un’altra mezz’ora di compiti.
 

Libro : “Figli autonomi” – Pablo Garrido Gil, 2017 – Collana far-Famiglia
Tematica
Fascia d'età
7-12