
I bambini nascono con un insospettato potenziale di sviluppo. E per sfruttarlo al meglio dobbiamo approfittare di tutte le opportunità che abbiamo. Noi genitori dobbiamo stare particolarmente attenti per adeguare gli interventi e per sfruttare le occasioni, anche se forse , a volte, può essere utile frequentare un corso di stimolazione precoce.
“STIMOLARE” non vuol dire accelerare il ritmo di sviluppo. La stimolazione si orienta sempre sull’insieme delle capacità del bambino. Se li circondiamo di affetto, se organizziamo con lui alcune attività,… otterremo che acquisisca molte più abilità di quelle che potrebbe raggiungere in un ambiente più povero di stimoli.
LE PRIME TAPPE
Tutti possiamo imparare qualsiasi cosa in qualsiasi momento, se ci mettiamo sforzo e volontà. Però, senza dubbio, ciò risulta molto più facile nelle prime fasi della vita grazie alla plasticità del cervello.
Concretamente la prima infanzia si caratterizza per un importante accrescimento del cervello: si stabiliscono nuove connessioni e importanti cambi nelle ramificazioni e prolungamenti dei neuroni.
Alcuni genitori considerano la tappa infantile come la meno importante di tutte. Sottovalutano l’interesse di conoscere che mostrano i bambini perché pensano che le conoscenze si acquisiscano in un secondo tempo, all’inizio cioè della scuola elementare.
Senza dubbio è consigliabile sottolineare l’importanza della prima infanzia perché solo così si costruiscono solide basi per il futuro apprendistato e per prevenire possibili difficoltà.
PROGRAMMA DI STIMOLAZIONE
I programmi di stimolazione tempestiva sono nati pensando ai genitori e all’ambiente familiare in cui vive il bambino.
Senza dubbio la nostra cultura e il nostro stile di vita rendono più difficile dedicarsi, dopo una intera giornata lavorativa, ad elaborare questi programmi e, soprattutto, a portarli a termine in modo sistematico e quotidiano.
Quando si inizia un qualsiasi programma di stimolazione ci deve essere:
• costanza
• sistematicità
• puntualità.
Bisogna tener presente che qualsiasi nuova acquisizione che desideriamo che nostro figlio assimili, deve possedere l’intensità, la frequenza e la durata adeguati e deve essere in rapporto con ciò che ha appreso precedentemente.
SENZA LIMITI
Il punto principale sta nel non porre limiti alle possibilità dei nostri figli.
Possiamo adattare le spiegazioni che gli porgiamo in base alle sue capacità
di assimilazione, però… perché affrontare argomenti puramente infantili? Non restringiamo il suo campo di azione!!!!!
Sappiamo con certezza che il bambino apprende e scopre poco a poco il mondo che lo circonda basandosi sugli aspetti più concreti della realtà. Per esempio, dopo aver visitato una fattoria non la descriverà in modo obiettivo e globale come lo farebbe un adulto. Al di là degli innumerevoli stimoli ricevuti, ciascun bambino racconterà un aspetto concreto associando gli animali a piccole caratteristiche.
ALCUNI PICCOLI SUGGERIMENTI……………
1) “In bianco e nero”
Come esercizio di stimolazione visiva possiamo preparare cartoncini
in bianco e nero con linee verticali e orizzontali. Si possono
presentare ogni giorno ponendoli al centro del suo campo visivo e
spostandoli a sinistra e a destra.
Durante i primi mesi di vita il bambino è capace di seguire i
contorni degli oggetti
2) “Colori accesi”
E’ consigliabile non presentare al piccolo colori tenui. Al contrario,
per stimolare il senso della vista, bisogna sempre cercare oggetti
con contrasti di colori, già dai primi mesi di vita. In questo modo
farà uno sforzo per focalizzare.
Per esempio pupazzi con blu e bianco, bianco e nero,…
3) “Confusione”
Per un stimolazione uditiva è meglio non isolarlo dal contesto
sonoro che lo circonda. Prima si abitua ai differenti rumori,
meglio è: aspirapolvere, porta che sbatte, telefono,…
Bisogna considerare, certamente con la debita prudenza, le
caratteristiche dei bimbi e la situazione di ciascuno.
4) “Oggetti sonori”
Mettiamo il bambino a pancia in sotto e muoviamo un oggetto
sonoro davanti all’orecchio sinistro per 5 secondi. Quando ci
rendiamo conto che sta rispondendo, lo faremo suonare vicino
all’altro orecchio. Il tutto deve avvenire in un ambiente allegro e
pieno di affetto.
E’ importante cambiare l’oggetto ogni dieci giorni.
5) “Massaggi”
Come esercizio di stimolazione tattile possiamo approfittare dei massaggi. Ogni giorno deve godere dei massaggi che possiamo fargli dopo il bagnetto o in un momento di igiene personale. Bisogna farli lentamente in modo che possa riconoscere le differenti parti del suo corpo.
Anche se siamo stanchi qualche giorno,teniamo presente che il momento del dopo bagno è particolarmente adatto per la stimolazione.
6) “Per terra”
Altro modo per stimolare il tatto durante i primi mesi di vita può essere quello di mettere il bambino per terra su differenti tessuti: tappeto, parquet, prato, asciugamani di spugna, moquette,….
E’ consigliabile non lo stesso pavimento per troppo tempo.
7) “Musica classica”
A partire da circa 6 mesi possiamo dedicare 1-2-3 minuti al giorno per ascoltare insieme al piccolo un brano di musica classica. Possiamo accompagnare la musica con movimenti ritmici e delicati.
E’ conveniente far ascoltare lo stesso brano per almeno 10 giorni.
8) “Parlare al bambino” (a partire da circa 6 mesi)
Altro esercizio di stimolazione uditiva può essere quello di parlare al piccolo allontanandosi poco a poco da lui, in modo di cogliere le diverse gradazioni del suono.
Può essere utile parlare anche fuori della camera e poi rientrare continuando a parlare.
9) “A nascondino” (a partire da circa 6 mesi)
Possiamo nascondere un gioco dentro un panno davanti a nostro figlio. Lo faremo in modo che lui possa seguire tutti i movimenti.
Quando nascondiamo il gioco, gli chiederemo dove sta e dopo circa 5 secondi glielo mostreremo.
10) “Da un lato all’altro” (a partire da circa 6 mesi)
Per stimolare la vista, possiamo collocare davanti a lui oggetti che nostro figlio conosce bene. Poi, quando lo sta guardando, possiamo spostarlo a destra e sinistra affinché impari a tenere fisso lo sguardo mentre il gioco si muove.
Quando ci rendiamo conto che si sta annoiando, lasciamolo stare e riproponiamo lo stesso gioco il giorno seguente.
11) “Molti oggetti” (a partire da circa 6 mesi)
Lasciamo il bambino solo a giocare. Introduciamo dentro una cesta oggetti di vario materiale e lasciamo che giochi liberamente.
Possiamo utilizzare cucchiai di legno, bottiglie di plastica, pettini,..
Attenzione! Non gli daremo naturalmente quegli oggetti piccoli che può mettere in bocca e ingoiare in modo accidentale.
12) “Duro e morbido”
Per toccare differenti materiali e stimolare il tatto, possiamo porgergli oggetti duri ed oggetti morbidi. Lo lasceremo libero di giocare: mentre li osserva e li tocca gli nomineremo il nome del tessuto corrispondente.
Alcuni oggetti: spugna, tela, cubi delle costruzioni, plastilina,…
13) “La lettura” (a partire dai 9 mesi)
Si possono realizzare esercizi quotidiani di lettura, a partire dal le parole conosciute dal bambino. Scriveremo le parole su cartoncini di 15 per 50 con le lettere grandi, in modo che possa percepire le immagini con chiarezza. Ogni giorno gli insegneremo 10 parole , per due settimane sempre le stesse. E’ importante attirare l’attenzione del bambino e mostrargli le immagini.
Man mano che compi gli anni dobbiamo ridurre la dimensione delle lettere. Questi esercizi aiutano a maturare il canale visivo e uditivo.
14) “Matematica” (a partire dai 9 mesi)
Possiamo anche realizzare quotidianamente degli esercizi di matematica. Incolleremo adesivi rotondi rossi su cartoncini 28 per 28. utilizzeremo una quantità fissa per il numero 1 fino ad arrivare a 100. Ogni giorno, durante la prima settimana, gli mostreremo da 1 a 10; a partire dalla seconda settimana gli toglieremo l’ 1 e aggiungeremo il cartoncino seguente ( 11). E così fino a 100.
Questi esercizi stimolano il concetto di quantità e semplificano il calcolo matematico.
15) “Psicomotricità” (a partire da 9 mesi)
E’ importante che ogni giorno il bambino pratichi piccoli esercizi motori, perché solo così si realizza in modo armonico il suo sviluppo: rotolarsi, strisciare, gattonare,.. possiamo incoraggiarlo a mostrare queste sue abilità in casa, applaudendo ogni volta che le mette in pratica.
Man mano che riesce a dominare un movimento concreto, si possono introdurre alcune difficoltà, per esempio gattonare con gli occhi chiusi o a ritroso, rotolarsi cantando una certa canzoncina,….
16) “Piccole notizie culturali” (a partire dai 9 mesi)
Cercare informazioni culturali (anche attraverso enciclopedie) su monumenti, fiori, alberi,… Scegliere 10 immagini su un tema specifico e incollarle su cartoncini 28 per 28. E’ importante offrire informazioni a cui il bimbo non può arrivare facilmente per stimolare la sua curiosità di apprendere.
L’informazione sarà esclusiva per quella immagine e non si dirà nient’altro che esuli dall’immagine stessa.