Da “Hacer familia” – Ediciones Palabra - Dicembre 2023
I Capricci
La forza di volontà è genetica o si può educare? Quante volte abbiamo pensato che non succede niente se assecondiamo un semplice capriccio?
Il Natale è un periodo di magia e sogno, ma rappresenta anche un'ottima opportunità per educare i nostri figli e forgiare la loro volontà. Non si tratta di soddisfare ogni loro desiderio, poiché il dar loro tutto ciò che chiedono non li renderà necessariamente più felici. Imparare a gestire i propri impulsi e capricci li aiuterà a sviluppare un'autodisciplina.
In effetti, un semplice capriccio non deve per forza essere dannoso, ma in generale i bambini tendono a desiderare molte cose durante il giorno. Essere troppo flessibili su alcuni di questi desideri potrebbe nuocere alla loro autodisciplina, poiché è fondamentale insegnare loro che non possono avere tutto ciò che vogliono e quando lo vogliono. Devono imparare a dire di no a sé stessi.
Molti degli insuccessi che sperimentiamo come adulti sono causati dalla mancanza di volontà; la principale causa del fallimento scolastico è spesso una scarsa educazione in tal senso. Questo è un aspetto fondamentale da affrontare con i bambini fin dalla loro giovane età, in modo che possano affrontare la vita, perseguire obiettivi, superarsi e crescere, comprendendo sempre che ciò richiede sforzo e, di conseguenza, una volontà “allenata”.
Forza di volontà
Ci saranno sempre cose che desideriamo più di altre, ma questo non significa necessariamente che siano le migliori o più adatte in quel momento. Lo stesso vale per i bambini. È importante considerare questo aspetto per saper dire di no, nonostante le conseguenze che questa decisione potrà comportare. La forza di volontà si coltiva, si allena, ma richiede impegno. Se la si sviluppa fin dalla giovane età, ognuno secondo le proprie capacità, diventa un'abitudine che richiede meno sforzo.
Quello che non possiamo fare è permettere loro di ottenere tutto facilmente fin da piccoli e poi pretendere che abbiano una forte volontà.
C'è un aspetto che nell'educazione attuale è stato spesso trascurato, ed è la riflessione sulla necessità. Quando eravamo bambini e chiedevamo qualcosa, i genitori ci chiedevano sempre se ne avevamo davvero bisogno o no. Oggi non possiamo fare questa domanda perché i bambini di oggi hanno accesso a tutto, il che li porta a non capire se ciò che chiedono è davvero necessario o solo un capriccio. Un capriccio è qualcosa di superfluo, che offre piacere immediato, ma non è ciò di cui hanno realmente bisogno o che è meglio per loro in quel momento. La maniera più efficace per evitare che sorgano tali desideri “inutili” è creare delle necessità. Molte delle cose che chiedono non sono necessarie, e questo è qualcosa che dobbiamo insegnare loro.
Negoziazioni
Un altro punto fondamentale spesso trascurato è il ragionamento dietro al rifiuto di questi capricci. I bambini chiedono qualcosa e molte volte i genitori li ignorano senza una spiegazione, il che porta i bambini a non capire perché gli viene negato ciò che vogliono. È normale che chiedano perché sono piccoli e fa parte della loro natura umana, quindi è importante spiegare in modo naturale, senza lasciare spazio a negoziazioni. La risposta deve fornire una spiegazione pertinente ma senza indugiare in interminabili trattative.
Nonostante tutto, i bambini cercheranno in ogni modo possibile di ottenere ciò che vogliono, e in questi casi un errore comune è che i genitori finiscano per cedere. È importante mantenere un elevato livello di esigenza, spiegare il motivo e resistere alle tentazioni che si possono presentare. Dietro a tutto questo c'è un processo di apprendimento, e il modo in cui reagiamo determina se impareranno che abbiamo ceduto al loro capriccio.
Motivazione
Per concludere, un altro aspetto da considerare attentamente è la motivazione. Motivandoli facciamo sì che vedano il risultato del non aver ceduto ai loro capricci. Possiamo far loro capire che il non fare ciò che desiderano può avere conseguenze molto positive, oltre a quanto possano immaginare. La volontà non va sviluppata solo per quanto riguarda gli aspetti materiali, ma anche in relazione a cose come il rifiuto di andare a scuola o di fare qualcosa. Tutti i capricci sono difficili da affrontare, ma tutti richiedono lo stesso approccio: l'importante è saper dire di no, spiegare il motivo e motivarli, rinforzandoli evidenziando i benefici legati al non accontentare i loro desideri. Questo è qualcosa che devono sperimentare e conoscere per comprendere appieno le conseguenze di ogni loro azione.
Maria CAMPO - Professoressa universitaria Esperta in educazione e ricerca Consulente pedagogica