Dalle nostre famiglie

Il papà che legge il discorso

Cara Matilde

Dopo esattamente 28 anni siamo qui per festeggiare non solo l’anniversario di mamma e papà, ma un nuovo matrimonio, quello tra te e Gabriele.

Non sarò un papà che comincerà a raccontare del tuffo al cuore che mi hai procurato quando sei nata, o di quando già nei primi anni della tua vita, ho capito che saresti stata un caratterino molto complesso da gestire, o della telefonata in piena notte in cui mi avvisavi di esserti ribaltata con la macchina e, una volta sul posto, girare in tondo da solo perché pensavo “ma come ha fatto a fare sto casinò?” e il vigile che mi seguiva e mi ripeteva “lo so, lo so, ma potevano essere morte, è andata bene…”

O di quando in casa si è presentato Gabriele e ti ho vista cambiare in meglio. L’ho messo subito "sotto una teca” e ogni volta che raccontavi di un litigio, per me aveva ragione Gabriele!

Delle tue debolezze nel pensare che per essere felici si dovesse essere voraci di vestiti e di viaggi o della mia certezza che negli studi saresti riuscita, ma della sorpresa il giorno della tua tesi magistrale nel vedere l’interesse dei professori per quello che avevi realizzato. Veniamo al dunque!

Cosa significa questo giorno? È il coronamento di una promessa. Avete deciso che non bastava dirvi sì per sempre, aprirvi a un amore esclusivo e aperto alla vita come fanno tutti coloro che vogliono un matrimonio naturale, ma avete sentito il bisogno di chiedere il sostegno di Dio per questo percorso che state iniziando, consapevoli che con Lui tutto è più leggero, più efficace, più profondamente colmo di gioia.

Cosa vi aspetta? Ricordo che a te piace vedere mamma e papà camminare mano nella mano ed è forse perché hai colto il senso di questo viaggio. Camminare assieme, con la stessa andatura, nessuno avanti o indietro perché nell’Amore, quello vero, uno è sostegno dell’altro, e preferisce morire pur di vedere felice il coniuge.

Sappiate dialogare, confrontatevi, sognate, piangete, ma fatelo sempre assieme, sostenendovi e chiedendo aiuto al Signore nella preghiera.

L’altro segreto lo conosci da molto tempo, da quando dicesti di aver capito l’amore perché ci sentivi tutte le notti quando eravamo a letto. Dopo essere sbiancata, mamma si riprese nel sentirti dire: “voi ridete tantissimo”. Sì! Imparate a ridere, a ridere assieme, prendendovi in giro con amore e “giocando” con e sui problemi che incontrerete per alleggerire il momento.

Ancora. Siate aperti alla vita. Ricordatevi che solo così il cuore si allarga e si fonde. Avete visto la gioia che ha prodotto Beatrice e l’energia creativa verso il futuro che stimola. I figli sono la vera benzina!

Ma il punto più importante è quello che io ho cercato di applicare ogni giorno nel matrimonio con mamma. La formula di un buon matrimonio è “per favore, grazie, scusa”

Trattatevi con eleganza, Gabriele una donna è una rosa, con tutte le spine, Matilde un uomo ha bisogno di sentirsi messo su un piedistallo perché in realtà il basamento è la donna. Sapersi dire “Per favore” crea magia.

Sappiatevi dire continuamente grazie, non date per scontato nulla, è un serbatoio importante e quando sarete lontani uno dall’altro per qualche motivo, sarà la cisterna d’Amore che non vi distrarrà l’uno dall’altro.

E infine la cosa più importante. Dopo qualsiasi litigata, anche la più terribile, non andate mai a dormire senza chiedervi scusa. “Non si può dormire con il cuore arrabbiato”, come diceva vostra nonna Lucia, e anche se pensate di avere ragione, chiedete perdono all’altro e scoprirete la forza del perdono, la gioia del perdono, la bellezza del perdono.

E per finire cito un grande santo, Giovanni Paolo II, mi raccomando siate lieti, siate ambiziosi nel vostro Amore e “non abbiate paura” ma per non averne imparate a pregare, insieme, e a fidarvi di Colui che vi cerca da sempre perché vi Ama, come nessuno può amarvi, e vuole rendervi partecipi della bellezza e della grandezza della Vita.

Auguri cara Matilde e buon viaggio nella vita con il tuo Gabriele!

Papà

 

Carlo Messina